Dopo più di un anno di distanziamento e chiusure, l’Associazione della Croce Rossa Italiana (CRI) apre una nuova stagione che valorizzi la gioventù, l’inclusione sociale, la tutela dell’ambiente e uno stile di vita sano e sostenibile.
Grazie al finanziamento del Dipartimento per le politiche della Famiglia (Avviso pubblico “EduCare”, 2020), CRI organizza tra luglio e settembre lungo tutta la penisola 14 “Green Camps”, ovvero campi residenziali di una settimana immersi nella natura, coinvolgendo circa 300 minori tra gli 8 e i 17 anni.
L’obiettivo del progetto è contribuire ad accrescere la consapevolezza e l’impegno delle nuove generazioni per un mondo più sostenibile e inclusivo, attraverso la creazione di nuovi spazi di espressione, crescita e relazione, dove sono proposte attività ludico-formative a stretto contatto con l’ambiente. Queste ultime sono ispirate a modelli didattici innovativi e collaborativi, e dirette a favorire oltre allo sviluppo emotivo, motorio e sociale dei partecipanti, anche la loro identità ecologica.
“Questa estate – spiega Matteo Camporeale, Vicepresidente CRI e Rappresentante nazionale dei Giovani della Croce Rossa Italiana – la CRI rinnova e accresce il suo impegno verso i Giovani come attori delle comunità e agenti di cambiamento, attraverso l’organizzazione in tutta Italia di 28 campi estivi (14 “CRI Green Camps” finanziati dal Dipartimento per le politiche della Famiglia e 14 “Breakfast Summer Camp” in collaborazione con Kellogg’s) a loro dedicati. Vogliamo rispondere, così, alle sfide emergenti dopo le restrizioni causate dalla pandemia, trasformando i bisogni in opportunità di sviluppo e facendo conoscere concretamente l’impegno e le attività delle Volontarie e dei Volontari di Croce Rossa vivendo una settimana assieme ai Giovani CRI. In particolare, i campi rappresentano uno spazio inclusivo di crescita, divertimento e confronto con l’altro, dove rafforzare la consapevolezza dei giovani partecipanti verso la tutela dell’ambiente e l’importanza di uno stile di vita sano e sostenibile”.